Durante il Marketers World ho portato come argomento del mio speech il concetto di Input – Output applicato sia al nostro business che alla vita di tutti i giorni.

Un errore che viene fatto molto spesso è quello di vedere la trasformazione degli input (es. traffico) in output (es. conversioni) come qualcosa di automatico su cui non abbiamo controllo.

Di conseguenza la maggior parte dei business lavorano solo sulla crescita e ottimizzazione del traffico senza tenere in considerazione un’importante variabile, ovvero la trasformazione che subiscono gli input per diventare output.

Nel nostro corpo la trasformazione di cibo (input) diventa energia (output) attraverso l’apparato digerente.

In una macchina questa trasformazione di carburante (input) diventa movimento (output) attraverso il motore.

Nel nostro business avviene la stessa cosa, solo che la trasformazione avviene attraverso il percorso che i nostri utenti fanno (user journey).

Se saremo in grado di ottimizzare questo percorso potremo moltiplicare gli output a parità di input, ottenendo risultati considerevoli senza dover spendere di più in ads, SEO, ecc.

Ma non è finita qua.

Non dobbiamo infatti fermarci alla trasformazione di input in output, ma possiamo creare un processo che trasformi un output in un nuovo input che ri-inseriremo nel sistema e che a sua volta produrrà nuovi output a un costo estremamente ridotto rispetto un nuovo input.

Un esempio semplicissimo è la ri-conversione di un cliente esistente che è 7 volte meno costosa di acquisirne uno nuovo e fino al 33% più profittevole.

Chiamo questo processo Cyclical Growth, ed è qualcosa che ho visto fare in maniera corretta da pochissimi business (per esempio Amazon).

In questo video parlo proprio di:
– Identificazione input verticale
– Trasformazione input – output
– Trasformazione output – input
– Cyclical growth: I/O/I/OO
– Case study: 5 automazioni e 32 email trasformare output in input